domenica 26 luglio 2009

Perseverare diabolicum

Dibattito: L'on Beppe Fioroni ha dichiarato, in più occasioni, che "la laicità è un metodo". Ma la corte Costituzionale, con una sentenza, ha sancito che essa è "un principio a cui il politico, credente o non credente che sia, deve attenersi in uno stato democratico". Fioroni ne è al corrente?

La Repubblica del 4 luglio riportava una frase dell'On. Giuseppe Fioroni: "La laicità è un metodo...."Sullo stesso quotidiano del 8 luglio appariva nella pagina di Corrado Augias una lettera di Valdo Spini, che ricordava, facendo riferimento ad una sentenza della Corte Costituzionale, che la laicità "è un principio a cui il politico, credente o non credente che sia, deve attenersi in uno stato democratico." Errare humanum est.Ma l'On. Fioroni persevera. Infatti Su La Repubblica del 19 luglio ripete che "La laicità è un metodo garantito dalla Costituzione."
Dunque è necessario approfondire la questione della laicità. Anzitutto a partire dal Dizionario della lingua Italiana (Devoto e Oli), poiché il corretto uso dei termini della lingua italiana, già molto bistrattata al giorno d'oggi, dovrebbe essere al primo posto di chi ha ruoli pubblici.Ebbene, metodo è:"procedimento atto a garantire ... il soddisfacente risultato di un lavoro o di un comportamento - regolarità ... nell'operare - particolare struttura logica e mentale con cui un problema viene impostato e risolto - modo d'agire o di comportarsi". Nessuna di tali definizioni si attaglia alla laicità.Principio è, oltre altre definizioni: "Norma di comportamento in quanto rispecchia l'accettazione di una morale che sta alla base delle convinzioni più profonde."
Il termine laicità nella Costituzione non appare, ma è una famosa sentenza Casavola della Corte Costituzionale che esplicita il concetto di laicità sul terreno giuridico-costituzionale, definendola principio supremo dell'ordinamento costituzionale.Infatti la sentenza della Corte Costituzionale n.203 del 12 aprile 1989 recita al punto 13: "i valori di libertà religiosa (art. 2,3,19 Cost.) concorrono con altri (art. 7,8,20 Cost) a strutturare il principio supremo della laicità dello Stato, che è uno dei profili delineati nella Carta Costituzionale della Repubblica. Il principio di laicità che emerge dagli art. 2,3,7,8,19,20 della Costituzione implica non indifferenza dello Stato dinanzi alle religioni, ma garanzia per la salvaguardia della libertà di religione in regime di pluralismo confessionale e culturale."
Le connotazioni del principio di laicità espresse dalla Carta Costituzionale si sono concretizzate nel tempo in vari filoni e svolgimenti.La laicità rende possibile sul piano culturale e politico l'unità nella pluralità.Ed è importante che Padre Sorge in una intervista del 18 giugno 2009 riportata da Chicco di senape (gruppo di credenti di Torino) affermi che "la laicità è un valore cristiano e va intesa come unità nel rispetto della diversità."
Invitiamo dunque l'On. Fioroni a esprimersi su questa sentenza.
di Grazia Paoletti
*Sinistra per la Costituzione-Spini per Firenze

pubblicato su aprileonline.info del 20 luglio 2009